Piante grasse: quali scegliere per la casa

Le piante grasse arricchiscono e decorano l'atmosfera di un appartamento o di uno studio perché danno vita ad ambienti spenti o noiosi a cui si vuole dare più colore. È bene precisare che le piante grasse non sono solo una bella presenza scenica nella casa, ma possono contribuire a filtrare l'aria che si respira. Diverse e recenti ricerche hanno dimostrato che le piante grasse sono in grado di ridurre o, a volte, anche azzerare i conosciuti composti organici volatili, prima causa dell'inquinamento domestico. Oltre ad avere effetti positivi sulla salute delle persone, le piante grasse, se disposte e coltivate in modo corretto, hanno un effetto antistress e migliorano la concentrazione.
Uno dei tanti aspetti positivi relativi alla coltivazione delle piante grasse è che queste ultime si adattano facilmente a tutte le condizioni dell'ambiente interno. Proprio per questo motivo sarà semplice curarle anche se in materia di piante non si ha esperienza.

Come coltivarle in casa

Come già accennato poco fa, le piante grasse sono la soluzione perfetta soprattutto per chi non riesce a prendersi cura delle piante in generale, insomma... per chi non ha il cosiddetto pollice verde. Tuttavia, però, è bene conoscere alcuni consigli che permetteranno alla pianta grassa di vivere più a lungo e in grande vigore. Innanzitutto, bisogna porre la pianta grassa in un vaso dalle corrette dimensioni e riempirlo con del terreno annaffiandolo strato per strato e inserendo della ghiaia o del materiale drenante (perlite, argilla espansa, ecc.) tra uno strato e l'altro. Completata questa operazione basilare, bisogna riporre il vaso in un posto luminoso. Tutte le piante grasse sono diverse e ognuna ha le proprie caratteristiche e necessità da rispettare. Oltretutto, bisogna sapere che la vita della pianta grassa si articola in due fasi fondamentali:

Periodo di riposo, ossia quiescenza;
Periodo di fioritura.

Perché è importante saperlo? Il motivo è molto semplice e risiede nel fatto che solo così si potrà capire quando innaffiare la pianta grassa e quando, invece, lasciarla senz'acqua. Non tutte le piante grasse necessitano di essere innaffiate tutti i giorni, ma per la maggior parte di esse bisogna tenere a mente che durante la fase di riposo non vanno assolutamente innaffiate, diversamente, nella fase di fioritura è necessario inumidirle negli orari più freschi della giornata, ossia all'alba o in tarda serata.

Piante grasse: quali sono adatte in appartamento e come curarle

Haworthia fasciata

L'haworthia fasciata è una pianta grassa molto particolare da vedere sebbene le sue dimensioni molto contenute in quanto non supera i 10 cm in larghezza e altezza. Si presenta con una forma che ricorda una rosa appena sbocciata con delle foglie lunghe, a punta e non troppo larghe su cui è possibile notare delle striature dal colore biancastro. Questa pianta grassa è molto semplice da curare: deve essere posta in terreni ben drenati, in ambienti ben illuminati evitando il contatto diretto col sole e non è necessario annaffiarle costantemente purché il terreno rimanga umido. La pianta grassa ha bisogno di ambienti miti che vanno dai 15°C ai 30°C e fiorisce in estate.
Kalanchoe

Si tratta di una pianta succulenta proveniente dalle zone tropicali e subtropicali dell’Asia e dell’Africa dalle dimensioni modeste (raggiunge massimo i 30 cm di altezza). Si presenta con foglie verdi e carnose molto grandi e la particolarità della pianta grassa risiede proprio nell'infiorescenza colorata e piena di vitalità. Tuttavia, è bene sapere che si tratta di una pianta brevidiurna, vale a dire che necessita di circa 15 ore di buio per produrre fiori. Per coltivarla occorre un terreno di grana grossa, ben drenato e arricchito con ghiaia. Oltretutto, deve essere esposta in ambienti luminosi senza, però, entrare in contatto diretto con i raggi del sole. La temperatura ottimale della pianta oscilla tra i 12 e i 22 gradi e se si abbassa al di sotto dei 5°C ne provoca la morte.
Lithops

A giudicare dalla forma e dalle dimensioni nessuno mai direbbe che si tratta di una pianta, bensì tutto riconduce alle sembianze di vere e proprie pietre viventi. Il lithops è composto da due sole foglie a forma di cono rovesciato che fungono da serbatoi d'acqua e al centro presenta una spaccatura di colore giallo o bianco da cui cresce un fiore che, date le scarse risorse idriche, difficilmente dura più di sette giorni. Le Lithops sono molto piccole e si adattano facilmente ad interni caldi e molto illuminati. Non richiedono molta attenzione e bisogna annaffiarle solo quando il terreno risulta essere completamente asciutto.
Euphorbia obesa
Questa pianta grassa è originaria del Sudafrica e a darle tanta particolarità è proprio la sua forma bizzarra. Tondeggiante e piccola (non supera i 10 cm), dal fusto verde con piccoli fiori gialli senza spine, la Euphorbia obesa dev'essere coltivata in un terreno integrato da una parte di sabbia e dev'essere esposta al sole per massimo 4 ore in una temperatura ambientale che non sia inferiore ai 10°C. Si tratta di una pianta carnosa, di conseguenza ha bisogno di acqua nei periodi caldi.
Mammillaria

Si tratta di una pianta grassa proveniente dagli Stati Uniti del Sud e dal Messico. Si presentano con dimensioni non eccessive e l'altezza non supera i 30 cm. Ci sono diverse tipologie appartenenti a questa famiglia che si differenziano a seconda della forma del fusto: cilindrico, sferico ecc... La pianta necessita di molta luce e di temperature che non scendano al di sotto dei 10°C. Tuttavia, è necessario annaffiarla con moderazione solo in estate e in primavera.
Sempervivum

Questa pianta succulenta si presenta con delle rosette che possono raggiungere un diametro di 20 cm foglie verdi e carnose da cui potranno nascere dei bellissimi fiori a stella di diverso colore: bianco, giallo, rosa oppure viola porpora. Bisogna sapere che le sempervivum sono di origine alpina, quindi possono resistere a temperature basse e con poca acqua. Devono essere posizionate in zone della casa luminose in terreni ben drenati.