Perlite espansa: a cosa serve?
Perlite espansa: cos'è?
La perlite espansa è un materiale poroso di origine vulcanica, le cui peculiarità sono: avere una buona leggerezza ed essere un ottimo termo isolante. Alcuni vivaisti sono soliti chiamare la perlite roccia cotta, per la sua natura particolare.
Si tratta di una proprietà fondamentale della perlite espansa in quanto è proprio tale caratteristica che la rende insostituibile nel taleaggio, perché il suo utilizzo favorisce la radicazione dei rami.
Alla vista, la perlite espansa somiglia molto alle tipiche palline di polistirolo che servono per gli imballaggi, risultando anche al tatto particolarmente leggera, al punto che può essere portata via dal vento.
Altro elemento degno di nota, in riferimento alla composizione della perlite espansa, è la totale assenza di sostanze che potrebbero influire nel pH del substrato alterandolo.
Si tratta di una caratteristica importante perché la presenza della perlite espansa sullo strato del terriccio permette la messa a dimora di moltissime varietà di piante.
È parecchio usata nella creazione del perfetto substrato misto, come quello presente in natura, di materiali organici e non organici, utile per le coltivazioni in serra di alcune precise piante.
La presenza della perlite espansa nel terriccio è importante nella messa a dimora soprattutto delle radici, perché è un giusto tramite per nutrire la pianta, in ogni suo componente, facilitando la crescita e lo sviluppo.
A cosa serve e quando si usa?
I vivaisti utilizzano molto la perlite espansa per andare a comporre i giusti substrati per le varie piante. Serve per sciogliere, arieggiare e alleggerire la terra con cui si rinvasano le piante.
Quei piccoli pallini bianchi che comunemente troviamo nei vasi acquistati nei garden, sono proprio la perlite espansa. Sono indispensabili per cercare di non tenere il terreno troppo compatto perché le radici hanno bisogno anche di respirare. La terra stessa ha bisogno di drenare bene l'acqua che riceve. Uno dei problemi principali, infatti, dei vivaisti è il ristagno idrico che porta al marciume radicale, al disfacimento delle radici. Ci sono piante che soffrono di più la ritenzione idrica, altre un po' meno e sono sicuramente in numero maggiore quelle che muoiono per la troppa acqua che per quella poca. La perlite espansa serve proprio per far in modo che nei vasi la terra non sia mai troppo compatta e non ci sia il ristagno idrico.
Per quali piante è più indicata la perlite espansa
Nella coltivazione delle piante, sono veramente moltissime le varietà che hanno effetti benefici derivanti dall'uso della perlite espansa. Nei vivai e nei garden il suo impiego è utile per la produzione di parecchie varietà di fiori, da molte specie di rose ai variopinti garofani, dalle gerbere all'anthurium. La perlite è comunemente usata anche per le gardenie e le azalee, le cui radici tendono a marcire se bagnate troppo, per le sue alte proprietà di trattenere l'acqua.
Il suo utilizzo non è legato soltanto agli aspetti prettamente floreali e decorativi ma è parecchio usata nella coltivazione dei frutti di bosco, proprio perché le sue caratteristiche legate alla leggerezza e all'assorbimento dell'acqua, sono in grado di riprodurre l'ambiente naturale boschivo.
Una sorpresa di uso della perlite espansa è data anche dall'impiego nella coltivazione di alcuni ortaggi che trovano nelle qualità di questa roccia un buon aiuto per la loro crescita.
Le notevoli capacità della perlite espansa di trattenere l'acqua sono un aiuto indispensabile per i coltivatori, i floricoltori e i vivaisti, per prevenire che le radici possano marcire in maniera irreparabile.
Come mischiare al terriccio la perlite espansa
Usare materiali drenanti come la perlite permette di mantenere una corretta areazione del terreno, in modo da creare i giusti spazi intorno all'area delle radici. Prima di disporre il terriccio nel vaso, è bene porre nel suo fondo dei sassi in modo da realizzare un giusto spazio adatto al drenaggio. La miscela può variare a seconda della varietà delle piante. In linea generale è sempre bene mantenersi sul 5% di perlite e sul restante di terriccio.
È indispensabile mischiare bene i due materiali, con l'aiuto di guanti da giardinaggio, in un contenitore capiente, in modo che il terriccio sia perfettamente omogeneo.
Una volta che il terriccio è pronto, possiamo metterlo nei vasi, nel fondo dei quali abbiamo disposto dei sassi.
Come usare la perlite espansa per fare le talee
Come abbiamo già detto, la perlite è uno dei prodotti insostituibili per fare del taleaggio, utilizzata da molti floricoltori e vivaisti.
Oltre al taleaggio, la si può utilizzare per alleggerire il terreno, renderlo più sciolto così da evitare i ristagni idrici.
Ma come utilizzare la perlite per fare le talee? Il suo uso è molto semplice.
Le talee vogliono un substrato particolare per poter radicare e l'impiego della perlite risulta di fondamentale importanza per creare quell'ambiente adatto per una buona crescita delle piante.
Per prepararci al taleaggio, ci serve una cassetta o una vaschetta in polistirolo. Sono adatte da riusare anche le vaschette utilizzate per contenere la frutta o per altri scopi alimentari. Pratichiamo dei forellini laterali alla vaschetta. Si può utilizzare per il substrato anche soltanto la perlite espansa, la cosiddetta agri perlite, comunemente reperibile in qualsiasi negozio di agraria, ma anche disponibile presso i garden o i vivai. Ovviamente nei negozi specializzati alla vendita è presente in sacchi con contenuto elevato, dai 10 ai 20 kg di prodotto che vanno bene per un hobbista. Per chi è alle prime armi, va bene anche un sacchetto da 2,5 kg, o da 5 kg, di dimensioni molto limitate. Il costo dei sacchetti è ampiamente economico.
Se la preparazione del terriccio per le talee avviene in estate, c'è la necessita di bagnarlo parecchio per via della disidratazione. In questa stagione è indispensabile utilizzare un substrato di perlite pura. In questo modo si può bagnare in abbondanza, senza andare incontro a ristagni radicali perché la perlite è un materiale molto drenante, per cui tutta l'acqua in eccesso fuoriesce.
Se la preparazione delle talee invece avviene in un periodo autunnale o invernale, si predispongono talee di piante che radicano in un periodo più lungo, possiamo tranquillamente utilizzare un composto di perlite e torba. Tale soluzione ci consentirà di irrigare con minore frequenza perché la temperatura non lo richiede. Allo stesso modo siamo in grado di mantenere comunque sempre fresco il substrato dove la pianta andrà a mettere le sue radici.
La miscela può variare a seconda della varietà delle piante. In linea generale è sempre bene mantenersi sul 50% di perlite e 50% di torba. La metà per ogni materiale è la proporzione ideale perché ci permette di ottenere un buon drenaggio e allo stesso tempo anche un ottimo ancoraggio delle radici nel terreno.
Vediamo come procedere al taleaggio nei periodi autunnali e invernali.
Per prima cosa occorre procedere al mescolamento di perlite e torba. Per fare una misura precisa utilizziamo un comune misurino, anche quello usato in cucina e mettiamo in un ampio contenitore, prima di versare il composto nella vaschetta di polistirolo i due materiali in parti uguali. È indispensabile mischiare bene i due materiali in un contenitore capiente, in modo che il nostro composto sia perfettamente omogeneo. Durante questa operazione possiamo usare le mani, protette da un paio di guanti da giardinaggio.
Una volta che il composto è pronto, possiamo passarlo nella vaschetta che conterrà le nostre talee. Cerchiamo di far in modo che l'altezza del substrato sia almeno di 6 cm, in modo da permetterci l'inserimento di talee già abbastanza lunghe. Pressiamo bene il substrato con qualcosa di pesante. Una volta ben pressato il substrato, è possibile mettere a dimora le nostre talee.
Adesso vediamo come comportarci per avere delle piante in buono stato di salute, evitando il rischioso e fastidioso problema del ristagno idrico. Si tratta di mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti che, una volta interiorizzati, diventeranno azioni spontanee per il benessere delle nostre amiche piante.
Per prima cosa è indispensabile che la pianta sia annaffiata adeguatamente, per cui è bene controllare quotidianamente lo stato di umidità del terreno.
Usare il terreno idoneo per la specifica varietà della pianta coltivata, con la corretta miscela di substrato, è di fondamentale importanza per intraprendere la sua messa a dimora nel benessere totale. La qualità del terreno e del substrato sono fondamentali per garantire una corretta areazione e un buon drenaggio.
L'utilizzo di un vaso adatto per mettere a dimora le nostre piante è un altro accorgimento più che necessario per assicurare una crescita delle radici in maniera ottimale e, di conseguenza, uno sviluppo della pianta adeguato.
Si tratta di piccoli e semplici accorgimenti che, se messi in atto, evitano il rischio di far marcire le radici, regalando alla pianta un totale benessere.
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