Agrumi: consigli su innesto, potatura e concimazione

Caratteristiche degli agrumi e varietà più conosciute

Quando ci riferiamo agli agrumi indichiamo quelle piante che fanno parte del gruppo Citrus e della famiglia delle Rutaceae. Questa famiglia comprende 25 specie e presenta una derivazione dal continente asiatico, in particolare gli agrumi derivano dall'India e dall'estremo Oriente ma sono molto diffusi oggi anche in Europa e nei luoghi dal clima mediterraneo.
Gli agrumi sono da considerarsi piante arboree sempreverdi, l'altezza è molto variabile a seconda della specifica varietà, vanno da un minimo di un metro ad un massimo di anche nove metri (raggiunti da varietà come quelle del Limone e dell'Arancio). Sono molto utilizzati come piante ornamentali per la particolare lucentezza delle foglie, a forma di lancia o di ellisse, che le rendono appetibili anche dal punto di vista estetico; le foglie contengono sostanze aromatiche e possono rimanere sull'albero anche per più di due anni.
I frutti che derivano da questo tipo di piante sono conosciutissimi e molto utilizzati, oltre ad essere gustosi e colorati presentano numerose funzioni benefiche per l'intero organismo; contengono infatti vitamine, hanno funzione drenante, diuretica e antiossidante.
Esistono numerose varietà di agrumi, tra le più conosciute ricordiamo:

- L'arancio: ne esistono diverse tipologie, dall'arancio "alla vaniglia" passando per l'arancio "Sanguinello" fino al "Washington Navel"; ognuno ha i suoi territori di maggiore diffusione e caratteristiche particolari.
- Il limone: anche in questo caso distinguiamo diverse varietà; in Sicilia, dove si coltiva l'80% dei limoni i più diffusi sono il Femminello Comune, il Femminello Siracusano e il Femminello Continella.
- Il mandarino: sono numerose le varietà minori; ricordiamo il Clementino, un ibrido caratterizzato dalle piccole dimensioni e dalla mancanza di semi.
- Il pompelmo
- Il cedro
- Il bergamotto.

Innesto: perché si fa e come si fa

Per innesto intendiamo la tecnica utilizzata per impiantare una varietà di pianta su un'altra d'origine.

Questa pratica è molto utilizzata e permette di riscontrare numerosi vantaggi: innanzitutto l'innesto permette di superare eventuali problemi sanitari del terreno, poi rende le piante più resistenti e rigogliose, come risultato daranno origine a frutti più grandi e cresceranno più velocemente.
Questo è vero in particolar modo per gli agrumi che, non a caso, sono una delle specie più adatte ed utilizzate negli innesti; questa tecnica però deve essere svolta rispettando regole e accorgimenti specifici, proprio per questo è sempre bene rivolgersi ad un vivaio o ad uno specialista per farsi dare consigli e istruzioni.
Per effettuare un innesto prima di tutto dobbiamo scegliere il portainnesto (ovvero la pianta su cui impianteremo il nostro agrume); se le due piante appartengono ad una specie diversa bisogna ricorrere a semine separate e aspettare che entrambe raggiungano lo stesso diametro del fusto. Come portainnesto possiamo utilizzare opzioni più economiche come ecotipi selvatici o possiamo ricorrere a scelte più costose come ibridi interspecifici.
A questo punto procediamo con la messa in contatto di portainnesto e nesto (la pianta, in questo caso l'agrume, da innestare) che può avvenire seguendo diverse tecniche: 

- Innesto a gemma o a scudetto: si fa un taglio (verso il basso) sul portainnesto tra le cotiledoni e le prime foglie, si opera lo stesso taglio (verso l'alto, in questo caso) alla stessa altezza sul nesto. I due tagli vengono messi a contatto e le due piante devono essere mantenute in posizione; quando la pianta attecchisce vanno tagliati gli steli al di sotto del portainnesto e al di sopra del nesto.

- Innesto per spacco laterale: si opera uno spacco laterale sulla zona apicale del portainnesto e nello spacco viene posizionato il nesto sotto forma di germoglio; la restante parte del portainnesto va eliminata.

- Innesto per spacco in testa: il portainnesto viene capitozzato e viene praticato un taglio verticale sul fusto, viene fatto un taglio a V sul nesto e le due piante vengono messe a contatto e tenute in posizione.

- Innesto per inserzione: si opera un taglio obliquo sul portainnesto e si inserisce una capsula in silicone, poi si taglia il nesto in modo che possa combaciare con il porta innesto e si inserisce nella capsula, garantendo il contatto tra le due superfici tagliate.

Potatura

Fondamentale nella cura degli agrumi, come di molte altre piante e alberi, è la potatura. Per potatura si intende una parziale recisione di rami invecchiati o malati per regolarne e migliorarne la produzione di frutti o per conferirli una determinata forma. 

Nel caso degli agrumi la potatura non deve essere eccessiva, è infatti fondamentale tenere conto dell'importanza della chioma fogliare in questo tipo di piante; i rami da recidere sono solo quelli secchi, malati, che si incrociano e che finiscono per impedire ai raggi solari di raggiungere correttamente la pianta. È necessario anche eliminare i cosiddetti "succhioni", rami che partono dal fusto o da rami maturi e che tolgono energia alla pianta.
Per quanto riguarda il periodo di potatura, esistono dispute e controversie ancora oggi fra gli esperti. Possiamo dire che tutti gli agrumi, a prescindere dalla specie, vadano potati in un periodo compreso tra la primavera e l'estate da aprile fino ad agosto (evitando la fase vegetativa di autunno e inverno); il periodo raccomandato varia anche a seconda delle regioni: al Nord sarà bene anticipare la potatura rispetto al Sud.
Scelto il periodo opportuno possiamo procedere alla potatura vera e propria; è necessario l'utilizzo di cesoie o di forbici specifiche che operino un taglio netto. Si sconsiglia l'uso di seghe o utensili impropri che possono creare tagli irregolari, più facilmente accessibili a parassiti o organismi patogeni.
Nel caso degli agrumi, riconosciamo due tipi di potatura: quella di produzione e quella di riforma.
Nel primo caso si opererà un taglio finalizzato ad una produzione maggiore di frutti e quindi verranno eliminati i rami che tolgono luce alla pianta e la penalizzano dal punto di vista funzionale; nel secondo caso invece ci si preoccuperà più che altro di eliminare rami secchi o cresciuti male, preferendo il miglioramento della pianta da un punto di vista estetico.
Una potatura svolta nel modo adeguato porterà importanti miglioramenti e vantaggi alle nostre piante:

  • permetterà di raccogliere frutti di qualità con regolarità;
  • faciliterà il processo di raccolta;
  • proteggerà la pianta da eventuali malattie e problemi sanitari.

Concimazione 

Lasciar crescere le piante senza alcun tipo di supporto può portare allo sviluppo di frutta non troppo soddisfacente in termini di quantità e di dimensioni; per ottimizzare le caratteristiche della frutta e permettere ai nostri agrumi di svilupparsi al meglio è utile ricorrere alla concimazione.
La concimazione, in tutte le piante da frutto, prevede diverse fasi: 

  • concimazione d'impianto: da effettuare prima dell'interramento della pianta, bisognerà inserire del letame maturo all'interno del suolo ad un profondità di circa 30 cm.
  • concimazione di formazione e concimazione da produzione: entrambe vengono effettuate durante il periodo di vegetazione e, in questo caso, i concimi possono essere uniti all'acqua di irrigazione e devono contenere azoto, fosforo, potassio, calcio e ferro nelle giuste proporzioni.

La concimazione degli agrumi va fatta tra la primavera e l'autunno. Si utilizzano concimi più ricchi in fosforo nella stagione più calda e concimi ricchi di calcio e ferro quattro mesi dopo la fioritura.
Per quanto riguarda le tipologie dei concimi da usare: nelle zone con clima freddo sono preferibili concimi organici da posizionare alla base della pianta; nelle produzioni su larga scala sono preferiti invece concimi liquidi da unire all'acqua da irrigazione; mentre per la concimazione di agrumi da giardino o da vaso si possono usare concimi granulari a lenta cessione.

Malattie più comuni

Un'attenta cura delle piante aiuta a prevenire l'eventuale attacco di organismi patogeni che possono causare malattie, tra i più comuni riconosciamo: 

- afidi: esistono sia afidi verdi che afidi neri; essi si nutrono delle foglie e dei frutti della pianta, privandola di linfa e succo; se l'attacco è particolarmente violento può portare una totale perdita di produttività da parte della pianta. Per combattere questo tipo di infestazioni è utile non usare concimi a base di azoto e ricorrere a prodotti come gli aficidi.
- cocciniglia: ne esistono due tipologie, quella rossa e quella bianca; la cocciniglia rossa è più pericolosa, provoca lesioni alla corteccia e crepature mentre la cocciniglia bianca va a compromettere la forma dei frutti. Questa malattia può essere dovuta alla polvere o alla formica argentina; nel primo caso è utile tenere pulite le foglie, nel secondo caso è fondamentale effettuare la potatura nella parte inferiore della pianta e bloccare la risalita delle formiche lungo la corteccia.
- oidio: si presenta sotto forma di macchie bianche sulle foglie, esse sono dovute all'azione di un fungo.
- lepidotteri e coleotteri defogliatori: questi animali, soprattutto in forma di larva, si cibano delle foglie e provocano una perdita di linfa (es. minatrice serpentina).

Per combattere e prevenire questo tipo di malattie e per evitare che provochino danni al raccolto o compromissioni irreversibili nella funzionalità della pianta è utile e necessaria una cura specifica e regolare. La potatura, in particolare, è fondamentale perché la luce raggiunga ogni porzione della pianta, proteggendola dagli attacchi di afidi e cocciniglie.
Nel caso di problemi sanitari di questo tipo, contattare specialisti del campo e chiedere consiglio a vivai qualificati può essere fondamentale per curare il nostro agrume e per evitare che il problema si ripresenti.